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Iter burocratico per il matrimonio

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Quando ho iniziato l’avvio per la preparazione del mio matrimonio ho subito capito che nulla era tanto semplice come appariva, quindi voglio dare una mano a tutte le spose che si stanno avviando a capire da dove partire dopo la così tanto attesa proposta di matrimonio.

Con l’entrata in vigore della legge BassaniniD.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, l’iter burocratico per presentare la domanda di matrimonio si è molto semplificato.Grazie allautocertificazione, infatti, sarà il comune a procurarsi tutta la documentazione.Questo non vuol dire che ci si può presentare un paio di giorni prima in comune o in chiesa e chiedere di essere sposati, ovviamente bisogna muoversi per tempo, perché comunque qualche pratica bisogna pur sbrigarla.

E allora diamo uno sguardo a quello che serve.

Rito Civile e Promessa di matrimonio per il matrimonio religioso: Bisogna presentarsi all’Ufficio Matrimonio di stato civile del comune con i propri documenti d’identità. Non è necessario andare entrambi, basta, infatti, anche uno solo dei fidanzati, con delega a eseguire le pubblicazioni su carta semplice firmata dalla persona assente e copia del documento di identità del delegante. Addirittura può andare una terza persona, con delega a eseguire le pubblicazioni firmata da entrambi i futuri sposi e copie dei documenti di identità dei deleganti. A questo punto gli incaricati comunali, accertato l’effettivo stato di libertà da vincoli di precedenti matrimoni e la reale consapevolezza di entrambi gli interessati, provvederanno ad elaborare tutta la documentazione necessaria per le pubblicazioni. Queste, con le generalità dei promessi e il luogo di celebrazione delle nozze, verranno poi esposte per 8 giorni alla Porta della Casa Comunale dei comuni di residenza di entrambi i futuri sposi.

Le pubblicazioni vengono esposte per rendere nota a tutti l’intenzione dei fidanzati di sposarsi, affinché chiunque ne abbia motivo possa opporsi, qualora, ovviamente, sussistano degli impedimenti di cui costoro siano a conoscenza o nel caso ci fossero altre gravi ragioni previste dalla legge.

Trascorsi 3 giorni dopo il termine delle pubblicazioni, l’Ufficiale di Stato Civile, se non gli è stata presentata nessuna opposizione, rilascia il “nullaosta” al matrimonio, in cui dichiara che quella celebrazione non ha impedimenti agli effetti civili e che i due fidanzati possono celebrare le proprie nozze entro 180 giorni dalla scadenza della pubblicazione, pena la decadenza di validità dei documenti.

Nel caso di matrimonio religioso il comune rilascerà anche un certificato di eseguite pubblicazioni per il Parroco o un’autorizzazione per il Ministro di Culto.
Tempi indicativi:
– documenti comune: 14 giorni
– pubblicazioni: 11 giorni(8 + 3)
Totale25 giorni e poi 180 giorni a disposizione per scegliere la data delle nozze
Costi
– pubblicazioni: se gli sposi sono entrambi residenti n.1 marca da 16 euro
– pubblicazioni: se uno dei due non è residente n. 2 marche da 16 euro.
– per richiesta di matrimonio in altro comune n.1 marca da 16 euro.
– in caso di matrimonio religioso n.1 marca da 16 euro.
– per l’eventuale rilascio del Libretto Internazionale di Famiglia 0,26 euro.

– Il rito Cattolico: Per il matrimonio religioso i tempi si allungano e vi consigliamo, quindi, di muovervi con molto anticipo, almeno 3/4 mesi prima della data prescelta.

Il primo passo è la scelta della parrocchia, non della chiesa, e il relativo corso prematrimoniale. La parrocchia potrà essere quella di lei, quella di lui o quella legata alla residenza dove i novelli sposi andranno ad abitare e, anche se poi ci si sposerà altrove, sarà il parroco di una di queste chiese ad occuparsi delle pratiche: corso prematrimoniale, consenso e pubblicazioni religiose.

Quando ci si sposa in chiesa sono necessari alcuni documenti:
1 – Il certificato di Battesimo (che viene richiesto alla parrocchia dove si è celebrato il battesimo)
2 – Il certificato di Cresima (da richiedere alla Parrocchia dove si è svolta la cresima, ma può non essere necessario se il registro parrocchiale ha annotato sul certificato di Battesimo anche la Cresima)
3 – Il Certificato di Stato Libero Ecclesiastico (deve essere presentato solo da chi ha vissuto fuori dalla Diocesi in cui avviene il matrimonio per un periodo di almeno un anno dalla data di compimento dei sedici anni; è una dichiarazione che si compie davanti a due testimoni nella Parrocchia di residenza e vidimata dalla Curia)
4 – l’attestato di partecipazione ai corsi prematrimoniale.
Il corso prematrimoniale si svolge presso gli uffici parrocchiali e si tratta di una serie di incontri in cui si affrontano temi prevalentemente etici, religiosi e psicologici della coppia. E’ un corso a tutti gli effetti, ma non dovrete sostenere alcun esame, basta il giudizio positivo del sacerdote, che è contenuto nel suo consenso alle nozze.
Una volta ottenuto il consenso alle nozze dal parroco, verranno affisse le pubblicazioni religiose per otto giorni, comprendenti due domeniche, presso le parrocchie dei due sposi e se diversa presso quella in cui la coppia intende sposarsi. Scaduto il termine degli otto giorni il parroco rilascerà il certificato di avvenuta pubblicazione con cui presentarsi in comune per le pratiche civili ( vedi paragrafo su matrimonio civile).
Un’ultima eccezione è quella in cui la coppia voglia sposarsi in una chiesa differente, in questo caso il parroco che ha istruito le pratiche per il matrimonio rilascerà al parroco della sede prescelta lo stato dei documenti, che dovrà venire vidimato dalla Curia prima del passaggio di consegne, insieme al certificato civile di avvenute pubblicazioni. 
Tempi indicativi:
corso prematrimoniale, consenso alle nozze e pubblicazioni religiose: 60 giorni
documenti comune: 14 giorni
pubblicazioni: 11 giorni(8 + 3)
Totale: 85 giorni per la formazione religiosa e i documenti civili e poi 180 giorni a disposizione per scegliere la data delle nozze

– Il rito Acattolico per i culti acattolici ammessi dallo Stato Italiano, occorre presentare in comune per la domanda di pubblicazioni la richiesta del Ministro di Culto con l’attestazione della nomina da parte del Ministero degli Interni Italiano.

-Cittadini stranieri: Se uno dei due fidanzati è straniero è necessario procurarsi un nullaosta o un certificato di capacità matrimoniale per i cittadini stranieri, entrambi sono rilasciati dall’autorità diplomatica competente del proprio paese.Se non ci sono convenzioni internazionali tra l’Italia e lo Stato di appartenenza dello sposo o della sposa che ne stabiliscano l’esenzione, il nullaosta deve essere preventivamente legalizzato in Prefettura.
Se il nullaosta presenta dati anagrafici incompleti è necessario anche un estratto di nascita su modello plurilingue.Vi segnaliamo, inoltre, che dopo l’entrata in vigore della legge n. 94/2009 “Disposizioni in materia di sicurezza”, i cittadini stranieri non appartenenti all’Unione Europea dovranno esibire anche un documento valido attestante la regolarità del soggiorno nel territorio italiano.

Un altro caso è quello di chi si trova nello stato riconosciuto di rifugiato politico. E’ necessario presentare la seguente documentazione:
– certificato rilasciato dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite;
– copia dell’atto di notorietà con 2 testimoni effettuato presso il Tribunale;
– documento di viaggio attestante lo stato di rifugiato politico;
– documento d’identità valido.


– Cittadini italiani residenti all’Estero: Un ultimo caso da prendere in considerazione è quello dei cittadini italiani residenti all’Estero.
Se entrambi gli sposi sono residenti all’estero e iscritti all’AIRE, l’anagrafe dei cittadini italiani residenti all’estero, le pubblicazioni di matrimonio vanno eseguite rivolgendosi al Consolato Italiano competente per territorio rispetto all’indirizzo di residenza. Se uno solo degli sposi è residente all’estero e iscritto all’AIRE, mentre l’altro è residente in Italia, le pubblicazioni possono essere fatte indistintamente presso il Consolato o presso il Comune di residenza. E’ comunque suggeribile eseguirle nel luogo dove verrà celebrato il matrimonio.


– Vedovi: E’ necessario presentare anche l’atto integrale di morte del coniuge con fotocopia, rilasciato dal Comune con l’autorizzazione della Procura della Repubblica.

– Divorziati da matrimonio civile
Bisogna presentare l’atto integrale del precedente matrimonio civile con fotocopia, rilasciato dal Comune con l’autorizzazione della Procura della Repubblica, dove è annotato lo scioglimento del vincolo.

Un consiglio che mi sento di darvi è quello di affidarvi al vostro prete e chiedere più e più volte se qualcosa non vi è chiara per quanto riguarda il matrimonio cattolico.

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